Il bullismo consiste in comportamenti violenti a livello fisico e/o psicologico basati sulla prevaricazione e messi
in atto ripetutamente da un singolo o da un gruppo nei riguardi di un altro (di solito coetaneo) considerato
debole e quindi facilmente attaccabile..

Il termine bullismo (dall’€™inglese to bully =fare prepotenza) indica tutti quei comportamenti violenti, di sistematica prevaricazione e sopruso, messi in atto da un singolo adolescente o dal gruppo nei confronti di un coetaneo percepito come vittima e debole.
Queste azioni avvengono ripetutamente nel tempo e per un periodo che a volte dura persino anni.
Esistono diverse forme di bullismo. Nel bullismo diretto gli attacchi sono direttamente rivolti verso la vittima e si esprimono attraverso aggressioni fisiche, insulti etc mentre in quello indiretto la vittima scelta€ viene isolata dal resto del gruppo e investita di maldicenze, falsità, etc.

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Il bullismo coinvolge per lo più ragazzi che frequentano gli stessi contesti, principalmente la scuola e i luoghi di aggregazione come palestre, società  sportive e altro. La vittima colpita viene solitamente percepita come debole e quindi facilmente attaccabile per ragioni fisiche, sociali, per età o per altro. Indipendentemente dalle motivazioni che portano all’individuazione della vittima prescelta, per il bullo è facile sentirsi PIU’€™ e quindi più forte, dal momento che agisce non in solitario, ma con l’appoggio degli altri. Spesso il bullo colpisce per arrecare danno alla vittima e per puro divertimento€; in altri casi invece non è  consapevole dei suoi agìti e si comporta così per conformarsi al resto del gruppo e per sentirsene parte, in una fase dello sviluppo, quale l’€™adolescenza, in cui la tendenza a identificarsi nel proprio gruppo di appartenenza è  assoluta. E’ importante interrompere questi comportamenti. Uno dei primi passi è che la vittima ne riesca parlare, spesso l’aiuto può arrivare dagli “spettatori”(coetanei o adulti), cioè da chi vede cosa sta accadendo e riesce a rompere la catena del silenzio. Gli adulti, genitori e insegnanti devono collaborare strettamente soprattutto nel trasmettere ai ragazzi che il bullismo è intollerabile in quanto forma di violenza e una volta accertato non ammette vie di fuga. Spesso è il bullismo fisico a richiamare maggiormente l’€™attenzione e a essere punito ma bisogna stare molto attenti anche a quello psicologico, insidioso e altrettanto pericoloso.